Le puntate dell’anime sono 24 più la numero #00 che può considerarsi una puntata a tutti gli effetti. L’anime, nonché manga, è firmato dalle Clamp e probabilmente rappresenta la loro opera più riuscita. La serie risulta parecchio drammatica. Appartiene alla categoria shōjo, seppur l’opera non ne sia un esempio tipico considerando le atmosfere fataliste e gotiche e anche tenendo bene a mente che per le Clamp non esiste il lieto fine.
Trama:
La fine del mondo è vicina e i Draghi della Terra (I sette messaggeri) dovranno combattere contro i Draghi del Cielo (I sette sigilli). Sul predestinato grava l’onere di stabilire il destino della Terra: dovrà decidere se salvare il pianeta e farlo distruggere dagli uomini (schieramento dei Draghi del Cielo) o distruggerlo per una nuova rinascita (schieramento dei Draghi della Terra). Conservazione o Rinnovamento, è questo il dilemma.
A complicare oltremodo questa scelta saranno il ritrovamento della Spada Sacra, arma che deciderà le sorti della Terra, e i sogni misteriosi della sognatrice. In attesa della battaglia decisiva, verranno radunati i Draghi della Terra e i Draghi del Cielo ed entrambi sapranno già cosa è destinato a compiere il protagonista, il quale dal canto suo, sarà proprio l’ultimo ad esserne informato una volta ritornato a Tokyo e aver incontrato i due amici di infanzia. La storia è infarcita di sentimenti ed emozioni tipici degli esseri umani: dall’indifferenza e durezza all’amore, dalla gelosia alla fedeltà, arrivando sistematicamente alla perdita.
Personaggi:

















Curiosità:
- Subaru, Seichiro e Hokuto fanno parte di un altro manga delle Clamp, Tokyo Babylon;
- la fine dell’anime non rispecchia quello del manga, poiché in quel periodo non si sapeva come la storia sarebbe stata conclusa, quindi il finale è costruito.
Impressioni:
Anche in questo anime forte è la presenza di piume e ali, come già dimostra la stessa sigla di apertura e quella di chiusura. Bellissimi i drappeggi con i nastri color porpora. I colori sono spesso cupi, specialmente nelle scene di battaglia. La gradazione predominante è il rosso, d’altronde il sangue è uno dei protagonisti indiscussi della storia. Ottimi i disegni delle Spade Sacre, degli ingranaggi, di Inuki (il cane di Yuzuriha).
Una nota meritevole, per quanto riguarda i disegni ma soprattutto per il senso di angoscia che suscita, va al sogno premonitore sul futuro della Terra propinatoci spesso e volentieri nel susseguirsi della storia, come a voler imprimere nella nostra mente - e perché no, anche nel cuore – cosa accadrà (o, forse, potrà accadere?).
Benché la storia lasci un amaro in bocca che stenta a scomparire, l’anime dovrebbe essere visto ugualmente. Storia struggente, riflessiva per quanto irreale, capace di emozionare. Non si parla della solita battaglia tra bene e male perché fondamentalmente questa dicotomia non è valida per X/1999. Il Bene e il Male non sono entità distinte, di conseguenza è molto difficile stabilire chi sia cattivo e chi buono. Si potrebbe, infatti, ragionevolmente pensare che per i sette messaggeri, i cattivi siano i sette sigilli, e viceversa. Ma non è così e lo dimostrano gli stessi personaggi. E’ probabile che il bene e il male non siano nemmeno contemplati nella storia come entità opposte e in perenne battaglia. Forse tutto sta nel guardare da una terza prospettiva, la nostra, quella di spettatori neutrali senza posizioni da difendere, senza un destino che ci ha imposto doveri di sigilli o si messaggeri, perché noi non siamo Draghi. Noi siamo spettatori che si emozionano, che prendono parte ai dolori e alle gioie dei personaggi. Sono emozioni che comprendiamo perché, magari, ci rievocano momenti lontani o, più semplicemente, ci lasciamo trasportare dalla scena, ma non diventiamo mai tutt’uno con quel personaggio e anzi sarebbe dannoso se lo facessimo.
Nell’anime la fanno da padrone soprattutto i sentimenti: molto sentito è il tema dell’amicizia, come si può capire leggendo la rapida descrizione dei personaggi. I turbamenti sono rappresentati alla perfezione e coinvolgono parecchio, si può dire siano realistici. Anche le storie personali dei sette sigilli e dei sette messaggeri riescono a colpire perché sono inaspettate e la stessa cosa vale per certi triangoli-coppie che prendono sempre più forma man mano che si procede nella visione di X/1999.
Il finale, come già detto, è stato confezionato ad hoc per l’anime. Probabilmente è l’unica vera pecca di tutta la serie: è un po’ troppo veloce rispetto a tutta la storia, che procede, invece, in maniera molto più equilibrata. Meglio vederlo come un finale a libera interpretazione anche perché si tratta di qualcosa di mediato e allo stesso tempo di fantasioso: si potrebbe dire senza sbagliare che gli sceneggiatori hanno aguzzato l’ingegno. E’ la classica conclusione che cambia a seconda degli occhi di chi guarda, nondimeno l’anime rimane comunque un ottimo lavoro.
OAV:
Il film si apre con uno sfondo nero e milioni di petali di ciliegio. I primi due minuti segnano già l’ignaro spettatore: le immagini sono forti e sanguinarie. Kamui vede la madre partorire la Spada Sacra con tanto di simboli ebraici e stella di Davide. Dopo questo, la madre lo esorta ad andare a Tokyo dove si sarebbe compiuto il suo destino, indi si spappola in mille pezzi. Pozza di sangue. Segue un’altra scena, Kotori, in sogno, vede un Kamui con ali bianche e con un sorriso non molto incoraggiante e un altro Kamui con ali nere e sguardo mesto, entrambi tengono in mano la Terra. Tutto questo non è altro che il prologo.
Kamui è tornato a Tokyo e tutti i personaggi elencati nell’anime si accorgono della sua presenza. E inizia la storia, con alcune modifiche rispetto all’anime.

Altra differenza riguarda le Spade Sacre: secondo il film Kamui la riceve dalla madre, Fuuma dalla sorella. Nell’anime la storia è molto diversa: è vero che la madre di Kamui partorisce la Spada Sacra, ma non essendo il ragazzo ancora pronto, viene custodita dal padre di Fuuma. La spada, però, viene rubata da Nataku e consegnata poi a Fuuma. Sarà poi la zia di Kamui a partorire l’altra Spada Sacra per il nipote.
Una nota sui disegni: sono più stilizzati, un po’ appuntiti e alcuni personaggi sono leggermente diversi nei tratti e nell’abbigliamento.
Se nell’anime il sangue è elemento principale, nell’oav lo è ancora di più insieme agli spappolamenti e teste decapitate. La storia è più o meno simile, cambiano le sfumature ma nel complesso si può dire che sia una buona rappresentazione di tutta la serie in chiave molto più pessimistica: se ne salverà solo uno.
Scritto da mulaky
Eeeeeh sì, putroppo come ben sappiamo le Clamp sembrano aver bandito il termine 'lieto fine' dalle loro opere... T__T
RispondiEliminaComunque, come mi aspettavo, in questo articolo traspare non solo tutto l'interesse di Mulaky nei confronti dell'opera ( Subaru muore all’ottavo minuto è troppo bello! ^^) ma anche la sua maniacale perfezione :D
Ah beh ma io ho un debole (ma anche più di uno) per Subaru...
RispondiEliminaLeggendo la mula mi sono quasi appassionata (grazie alla sua bravura), quasi eh.
RispondiEliminatroppo gentili ^_^
RispondiEliminasi sa che a me le clamp paiono furbe e basta: trovo X/1999 (e molte altre loro creature) confezionate ad hoc per suscitare pianto e magone... insomma, i sentimenti che suscitano sono un po' "forzati", ma non per questo l'opera è meno meritevole, magari da vedere all'una di notte e al buio, lacrime catartiche assicurate!
RispondiEliminaE poi, sorata e arashi... quella scena... *__*
[non è che mi sconfifferi molto la categoria OAV... gli OAV sono anime... non esistono OAV che non lo siano... tanto più che nella stragrande maggioranza dei casi se ne parla insieme alla serie da cui sono tratti, è inevitabile o quasi]
RispondiEliminaquella scena è bellissima, ma questo già lo sai.
RispondiEliminala differenza che volevo fare tra anime e oav è semplicemente una differenza tra una serie che conta più puntate e un film. se non va bene, non ho problemi nel levare il tag della categoria!
Segno il territorio, perché, oltre a non aver potuto leggere questo articolo ieri sera, mi sa che non potrò leggerlo nemmeno oggi. Forse in serata...
RispondiEliminaRiguardo le categorie 'oav' ed 'anime', anche io la penso come Mizar. Poi giudica tu, Mul!
RispondiEliminaSatsuki Yatoji = Mizzy?
RispondiEliminano!
RispondiEliminaquella tipa è troppo complessata!
satsuki fa fuori i suoi genitori, nn può essere mizzi.
RispondiEliminacmq levo la categoria oav ma il post nn lo modifico
Modificare il post????
RispondiEliminaGIAMMAI!!!
Arrivo in ritardo.
RispondiEliminaOttimo post. Ad essre sincero mi sono un po' perso nella selva di nomi (l'ho già detto: non conosco nulla di questo genere), ma ho trovato interessantissima la parte sulle "impressioni".
nemmeno io conoscevo questo cartoon (a parte leggere il titolo su Tv Sorrisi e Canzoni), c'è un universo cartooniano che non conosco...vedrò di rimediare ^^
RispondiEliminacartoon! argh!
RispondiEliminapugnalata a morte!
#12
RispondiEliminaMizzy assassina. Dovrei diventare utente dell'anno di Filmappe per vedere un evento del genere.
IO sono stata pugnalata a morte.
RispondiEliminaI participi danno sempre problemi...
Ma, infatti, prima che dicessi la mia stupidaggine ho aggiunto un #12 da vedere come risposta al commento di Mulaky.
RispondiEliminaTutto questo perché non sono capace di usare il corsivo nei commenti.
ahahahah
RispondiEliminacmq ho già detto che subaru è figo e sorata è il ragazzo ideale? l'ho già detto? no? allora...
subaru è meravigliosamente meraviglioso, sorata è il ragazzo ideale che si può permettere "certe" richieste :D
"certe richieste" *__*
RispondiEliminaok, me lo rivedo.
ma poi piango... ma lo rivedo lo stesso.