22 marzo 2007

X/1999

ANIME:
Le puntate dell’anime sono 24 più la numero #00 che può considerarsi una puntata a tutti gli effetti. L’anime, nonché manga, è firmato dalle Clamp e probabilmente rappresenta la loro opera più riuscita. La serie risulta parecchio drammatica. Appartiene alla categoria shōjo, seppur l’opera non ne sia un esempio tipico considerando le atmosfere fataliste e gotiche e anche tenendo bene a mente che per le Clamp non esiste il lieto fine.

Trama:
La fine del mondo è vicina e i Draghi della Terra (I sette messaggeri) dovranno combattere contro i Draghi del Cielo (I sette sigilli). Sul predestinato grava l’onere di stabilire il destino della Terra: dovrà decidere se salvare il pianeta e farlo distruggere dagli uomini (schieramento dei Draghi del Cielo) o distruggerlo per una nuova rinascita (schieramento dei Draghi della Terra). Conservazione o Rinnovamento, è questo il dilemma.
A complicare oltremodo questa scelta saranno il ritrovamento della Spada Sacra, arma che deciderà le sorti della Terra, e i sogni misteriosi della sognatrice. In attesa della battaglia decisiva, verranno radunati i Draghi della Terra e i Draghi del Cielo ed entrambi sapranno già cosa è destinato a compiere il protagonista, il quale dal canto suo, sarà proprio l’ultimo ad esserne informato una volta ritornato a Tokyo e aver incontrato i due amici di infanzia. La storia è infarcita di sentimenti ed emozioni tipici degli esseri umani: dall’indifferenza e durezza all’amore, dalla gelosia alla fedeltà, arrivando sistematicamente alla perdita.

Personaggi:
Kamui Shiro è il protagonista della serie, il predestinato. E’ un ragazzo parecchio chiuso, freddo e distante anche dai suoi amici di infanzia, ma tutto questo non è altro che una semplice facciata perché in realtà il suo intento è quello di non far soffrire nessuno. La sua fragilità e impotenza si mostrano perennemente nei confronti del suo carissimo Fuuma. Soffre moltissimo per il destino che la vita ha riservato a lui e ai suoi amici.


Fuuma Mono è il co-protagonista, una sorta di alter ego di Kamui, la sua stella gemella. Suo carissimo amico di infanzia, si schiererà con la parte avversaria, nonostante in passato gli avesse promesso di proteggerlo ad ogni costo. Ha un carattere senza dubbio più deciso di Kamui, è misterioso, legge nella mente e non esiterà a uccidere pur di compiere la sua missione.


Kotori Mono è la sorella minore di Fuuma e amica di Kamui, del quale è innamorata. E’ una persona molto fragile, anche fisicamente. A primo impatto sembrerebbe avere un ruolo marginale, ma è con la sua morte che Kamui si sblocca. E’ l’unica sostenitrice del futuro ancora tutto da scrivere.


Hinoto, impropriamente chiamata principessa, comunica telepaticamente. E’ una veggente e nei suoi sogni vede un futuro di distruzione. E’ per questo che radunerà i Draghi del Cielo. Dovrebbe rappresentare la classica veggente saggia, buona e animata da propositi per la collettività, ma in realtà non è tutto oro quello che luccica.


Kanoe, donna molto seducente, è la sorella minore di Hinoto. Si insinua nei sogni di Kamui per mezzo della sorella e gli svela che ciò che lui vede in quei sogni è solo quello che gli vuole far credere Hinoto. Il ragazzo, infatti, può scegliere. Sarà colei che radunerà attorno a sé i Draghi della Terra.


Sorata Arisugawa, un giovane monaco, sarà il primo a riuscire a parlare a Kamui. Il suo destino è già stato scritto: proteggerà il predestinato ma morirà per la donna che ha scelto di amare. E’ un ragazzo molto allegro, solare e divertente.


Arashi Kishu, giovane ragazza con un’adolescenza triste, ha il compito di seguire Kamui secondo le direttive imposte da Hinoto e il ragazzo mal sopporta questa situazione. Riservata e un po’ distante, finirà poi per innamorarsi di Sorata.


Karen Kasumi è uno di quei personaggi che compare poco e quasi sempre in lingerie per motivi di lavoro. Ha avuto un’adolescenza molto triste per i suoi poteri. Il suo compito principale è quello di salvare la zia di Kamui cosichè possa partorire la Spada Sacra.


Seiichiro Aoki è l’unico ad essere sposato e avere una famiglia. Ha un ruolo un po’ meno in evidenza rispetto agli altri probabilmente perché non si sa molto della sua vita privata. Ha un ottimo rapporto con Karen, basato sull’amicizia e stima reciproca.


Subaru Sumeragi è, tra i sette sigilli, il personaggio più interessante e riesce ad entrare in sintonia con Kamui per disgrazie simili. Non ha chiuso col passato e, infatti, gli pesa ancora molto la morte della sorella Hokuto avvenuta per mano di quello che una volta era un suo caro amico, Seishiro. Il suo scopo non è comune ai Draghi del Cielo, è piuttosto quello di morire per mano dell’amico.


Seishiro Sakurazuka è un messaggero che non prova pietà per nulla. Ex amico di Subaru, è il suo avversario fisso. E’ colui che alcuni anni prima uccise la sorella di Subaru, Hokuto, la quale poco prima di spirare fece in tempo a lanciargli una maledizione: qualora avesse ucciso suo fratello Subaru, Seishiro avrebbe ucciso anche se stesso. Pur sapendo ciò, nell’ultimo scontro tra i due, Seishiro decide di colpire l’amico e di conseguenza, morire per sua mano.


Yuzuriha Nekoi è una ragazzina solare, sensibile e un po’ ingenua, probabilmente perché molto buona di cuore. E’ uno dei sette sigilli ed è costantemente accompagnata dal suo fedele Inuki. Diventerà amica e frequenterà Kusanagi, non sapendo ancora della sua appartenenza ai sette messaggeri.


Kusanagi Shiyu è uno dei pochi a vedere il cane di Yuzuriha e dal momento in cui decide di frequentare la ragazza, prende anche la decisione di proteggerla, senza però andare contro il suo essere un Drago della Terra.


Satsuki Yatoji è dotata di una particolare predisposizione per la tecnologia ed è per questo che Kanoe le fa costruire “La Bestia”, uno speciale computer che la ragazza userà come propria arma e fonte di informazioni. Nonostante sia parecchio fredda, non si può dire che non sia affezionata a Yuto.


Nataku è un essere asessuato geneticamente manipolato, un essere umano che possiede un corpo artificiale. Il nome è quello di una divinità senza spirito e ben gli confà poiché sprovvisto di sentimenti ed emozioni. Sarà colui che ruberà la Spada Sacra per volere di Fuuma e si voterà a lui.


Yuto Kigai è uno dei sette messaggeri e sembrerebbe avere una relazione con Kanoe. Ha dei modi molto educati in perfetta linea con il suo aspetto, talvolta sembrano un po’ troppo snob. Ha un buon rapporto con Satsuki.


Kakyo Kuduki ha un ruolo importantissimo ed è colui che narra l’intera storia. E’ il sognatore dei Draghi della Terra e riuscirà ad aiutare Kotori a mettersi in contatto con Kamui nonostante la morte. Soffre maledettamente per il futuro che riesce a prevedere ma non cambiare, come dimostrano le sue parole per la donna che amava, Hokuto, che non è riuscito a salvare.



Curiosità
:

  • Subaru, Seichiro e Hokuto fanno parte di un altro manga delle Clamp, Tokyo Babylon;

  • la fine dell’anime non rispecchia quello del manga, poiché in quel periodo non si sapeva come la storia sarebbe stata conclusa, quindi il finale è costruito.


Impressioni:
Anche in questo anime forte è la presenza di piume e ali, come già dimostra la stessa sigla di apertura e quella di chiusura. Bellissimi i drappeggi con i nastri color porpora. I colori sono spesso cupi, specialmente nelle scene di battaglia. La gradazione predominante è il rosso, d’altronde il sangue è uno dei protagonisti indiscussi della storia. Ottimi i disegni delle Spade Sacre, degli ingranaggi, di Inuki (il cane di Yuzuriha).
Una nota meritevole, per quanto riguarda i disegni ma soprattutto per il senso di angoscia che suscita, va al sogno premonitore sul futuro della Terra propinatoci spesso e volentieri nel susseguirsi della storia, come a voler imprimere nella nostra mente - e perché no, anche nel cuore – cosa accadrà (o, forse, potrà accadere?).
Benché la storia lasci un amaro in bocca che stenta a scomparire, l’anime dovrebbe essere visto ugualmente. Storia struggente, riflessiva per quanto irreale, capace di emozionare. Non si parla della solita battaglia tra bene e male perché fondamentalmente questa dicotomia non è valida per X/1999. Il Bene e il Male non sono entità distinte, di conseguenza è molto difficile stabilire chi sia cattivo e chi buono. Si potrebbe, infatti, ragionevolmente pensare che per i sette messaggeri, i cattivi siano i sette sigilli, e viceversa. Ma non è così e lo dimostrano gli stessi personaggi. E’ probabile che il bene e il male non siano nemmeno contemplati nella storia come entità opposte e in perenne battaglia. Forse tutto sta nel guardare da una terza prospettiva, la nostra, quella di spettatori neutrali senza posizioni da difendere, senza un destino che ci ha imposto doveri di sigilli o si messaggeri, perché noi non siamo Draghi. Noi siamo spettatori che si emozionano, che prendono parte ai dolori e alle gioie dei personaggi. Sono emozioni che comprendiamo perché, magari, ci rievocano momenti lontani o, più semplicemente, ci lasciamo trasportare dalla scena, ma non diventiamo mai tutt’uno con quel personaggio e anzi sarebbe dannoso se lo facessimo.
Nell’anime la fanno da padrone soprattutto i sentimenti: molto sentito è il tema dell’amicizia, come si può capire leggendo la rapida descrizione dei personaggi. I turbamenti sono rappresentati alla perfezione e coinvolgono parecchio, si può dire siano realistici. Anche le storie personali dei sette sigilli e dei sette messaggeri riescono a colpire perché sono inaspettate e la stessa cosa vale per certi triangoli-coppie che prendono sempre più forma man mano che si procede nella visione di X/1999.
Il finale, come già detto, è stato confezionato ad hoc per l’anime. Probabilmente è l’unica vera pecca di tutta la serie: è un po’ troppo veloce rispetto a tutta la storia, che procede, invece, in maniera molto più equilibrata. Meglio vederlo come un finale a libera interpretazione anche perché si tratta di qualcosa di mediato e allo stesso tempo di fantasioso: si potrebbe dire senza sbagliare che gli sceneggiatori hanno aguzzato l’ingegno. E’ la classica conclusione che cambia a seconda degli occhi di chi guarda, nondimeno l’anime rimane comunque un ottimo lavoro.


OAV:
Il film si apre con uno sfondo nero e milioni di petali di ciliegio. I primi due minuti segnano già l’ignaro spettatore: le immagini sono forti e sanguinarie. Kamui vede la madre partorire la Spada Sacra con tanto di simboli ebraici e stella di Davide. Dopo questo, la madre lo esorta ad andare a Tokyo dove si sarebbe compiuto il suo destino, indi si spappola in mille pezzi. Pozza di sangue. Segue un’altra scena, Kotori, in sogno, vede un Kamui con ali bianche e con un sorriso non molto incoraggiante e un altro Kamui con ali nere e sguardo mesto, entrambi tengono in mano la Terra. Tutto questo non è altro che il prologo.
Kamui è tornato a Tokyo e tutti i personaggi elencati nell’anime si accorgono della sua presenza. E inizia la storia, con alcune modifiche rispetto all’anime.
Prima di tutto compare, quasi subito, un personaggio appositamente creato nel film e cioè Shougo Asagi, un Drago della Terra capace di manipolare l’acqua e che risulta da subito molto antipatico perché eccessivamente sicuro di sé. Kamui dimostra già più poteri e consapevolezza della sua forza. Subaru muore all’ottavo minuto quando, invece, nell’anime è uno dei pochi sopravvissuti. Kanoe diventa una tessitrice di sogni, al posto di Kakyo che non è previsto nel film.
Altra differenza riguarda le Spade Sacre: secondo il film Kamui la riceve dalla madre, Fuuma dalla sorella. Nell’anime la storia è molto diversa: è vero che la madre di Kamui partorisce la Spada Sacra, ma non essendo il ragazzo ancora pronto, viene custodita dal padre di Fuuma. La spada, però, viene rubata da Nataku e consegnata poi a Fuuma. Sarà poi la zia di Kamui a partorire l’altra Spada Sacra per il nipote.
Una nota sui disegni: sono più stilizzati, un po’ appuntiti e alcuni personaggi sono leggermente diversi nei tratti e nell’abbigliamento.
Se nell’anime il sangue è elemento principale, nell’oav lo è ancora di più insieme agli spappolamenti e teste decapitate. La storia è più o meno simile, cambiano le sfumature ma nel complesso si può dire che sia una buona rappresentazione di tutta la serie in chiave molto più pessimistica: se ne salverà solo uno.



Scritto da mulaky

21 commenti:

  1. Eeeeeh sì, putroppo come ben sappiamo le Clamp sembrano aver bandito il termine 'lieto fine' dalle loro opere... T__T

    Comunque, come mi aspettavo, in questo articolo traspare non solo tutto l'interesse di Mulaky nei confronti dell'opera ( Subaru muore all’ottavo minuto è troppo bello! ^^) ma anche la sua maniacale perfezione :D

    RispondiElimina
  2. Ah beh ma io ho un debole (ma anche più di uno) per Subaru...

    RispondiElimina
  3. Leggendo la mula mi sono quasi appassionata (grazie alla sua bravura), quasi eh.

    RispondiElimina
  4. si sa che a me le clamp paiono furbe e basta: trovo X/1999 (e molte altre loro creature) confezionate ad hoc per suscitare pianto e magone... insomma, i sentimenti che suscitano sono un po' "forzati", ma non per questo l'opera è meno meritevole, magari da vedere all'una di notte e al buio, lacrime catartiche assicurate!

    E poi, sorata e arashi... quella scena... *__*

    RispondiElimina
  5. [non è che mi sconfifferi molto la categoria OAV... gli OAV sono anime... non esistono OAV che non lo siano... tanto più che nella stragrande maggioranza dei casi se ne parla insieme alla serie da cui sono tratti, è inevitabile o quasi]

    RispondiElimina
  6. quella scena è bellissima, ma questo già lo sai.


    la differenza che volevo fare tra anime e oav è semplicemente una differenza tra una serie che conta più puntate e un film. se non va bene, non ho problemi nel levare il tag della categoria!

    RispondiElimina
  7. Segno il territorio, perché, oltre a non aver potuto leggere questo articolo ieri sera, mi sa che non potrò leggerlo nemmeno oggi. Forse in serata...

    RispondiElimina
  8. Riguardo le categorie 'oav' ed 'anime', anche io la penso come Mizar. Poi giudica tu, Mul!

    RispondiElimina
  9. Satsuki Yatoji = Mizzy?

    RispondiElimina
  10. no!

    quella tipa è troppo complessata!

    RispondiElimina
  11. satsuki fa fuori i suoi genitori, nn può essere mizzi.

    cmq levo la categoria oav ma il post nn lo modifico

    RispondiElimina
  12. Modificare il post????

    GIAMMAI!!!

    RispondiElimina
  13. Arrivo in ritardo.

    Ottimo post. Ad essre sincero mi sono un po' perso nella selva di nomi (l'ho già detto: non conosco nulla di questo genere), ma ho trovato interessantissima la parte sulle "impressioni".

    RispondiElimina
  14. nemmeno io conoscevo questo cartoon (a parte leggere il titolo su Tv Sorrisi e Canzoni), c'è un universo cartooniano che non conosco...vedrò di rimediare ^^

    RispondiElimina
  15. cartoon! argh!

    pugnalata a morte!

    RispondiElimina
  16. #12


    Mizzy assassina. Dovrei diventare utente dell'anno di Filmappe per vedere un evento del genere.

    RispondiElimina
  17. IO sono stata pugnalata a morte.

    I participi danno sempre problemi...

    RispondiElimina
  18. Ma, infatti, prima che dicessi la mia stupidaggine ho aggiunto un #12 da vedere come risposta al commento di Mulaky.



    Tutto questo perché non sono capace di usare il corsivo nei commenti.

    RispondiElimina
  19. ahahahah


    cmq ho già detto che subaru è figo e sorata è il ragazzo ideale? l'ho già detto? no? allora...

    subaru è meravigliosamente meraviglioso, sorata è il ragazzo ideale che si può permettere "certe" richieste :D

    RispondiElimina
  20. "certe richieste" *__*

    ok, me lo rivedo.

    ma poi piango... ma lo rivedo lo stesso.

    RispondiElimina